sabato 31 dicembre 2011

L'ultimo post del 2011...



Questo è l'ultimo post del 2011! Wow!
E' stato un anno positivo? Negativo?
Nonostante il tono del mio post precedente, per me, tutto sommato, è stato un anno molto positivo: mi sono accettato, mi sono aperto agli altri, ho fatto coming-out con le persone che ritenevo più fidate, sono cambiato, ho agito in maniera più libera, ho conquistato maggiore indipendenza, ho cercato di non farmi bloccare dalle mie ansie, ho tenuto sotto controllo alcune mie paure, ho abbattuto le mie inibizioni esagerate...
E poi ho aperto il blog, ho conosciuto nuove persone, ho instaurato i primi contatti (ahimè, finora solo virtuali) con il mondo Gaio, ho ricevuto consigli, complimenti, critiche, ragguagli, notizie, confronti, esperienze, spronamenti... e penso di aver dato altrettante cose.




Ci sono anche le cose negative: le mancanze irrisolte, le incompletezze rimaste senza soluzione le confusioni, le cose che non ho fatto per paura, ansia, timore, le parole che non ho detto, le azioni che non avrei dovuto fare,...
Però guardando il 2011, posso ben dire che è un anno che ha cambiato, in meglio, la mia vita!
Speriamo che il 2012 sia ancora migliore e che arrivino tutte le cose che quest'anno non sono arrivate (alcune delle quali già sapete quali sono, perchè vi ho fatto una testa tanta xD)



Questa notte manderò questo messaggio:


"Il 2011 è finito e ognuno ha fatto il suo bilancio personale. Che questo nuovo anno sia all'insegna dell'autenticità e della verità, perchè ognuno di noi ha diritto ad essere semplicemente se' stesso. Costruiamo la nostra felicità a partire dalla nostra sincerità e accogliendo quella altrui. Buon 2012 sincero"


Ho deciso quest'anno, con questo messaggio, di buttare un po' di semi al vento perchè "Chi getta semi al vento, raccoglierà un cielo fiorito (Ivan Tresoldi)". Speriamo allora che il cielo del 2012 sia davvero fiorito :)




Buon 2012 a tutti voi, miei cari lettori.
Con sincero affetto, 
il vostro Bussolotto
Febo



mercoledì 28 dicembre 2011

Umori inter-festivi...



La Vigilia è passata, il giorno di Natale è trascorso, Santo Stefano anche... e siamo qui!
Questo Natale è arrivato quasi all'improvviso e quasi all'improvviso se n'è andato. Gli esami avuti fino alla fine e di conseguenza i preparativi che ho dovuto fare a velocità supersonica non mi hanno permesso di godere molto di questo periodo.
Ho trascorso delle festività serene e tranquille, insieme alla mia famiglia, eppure non particolarmente esaltanti... Anche le giocate con gli amici non mi hanno coinvolto più di tanto: era come se mi mancasse qualcosa, come se tutto questo non mi bastasse più... 


Poi ieri è salito su un certo senso di solitudine intriso di malinconia e tristezza che mi ha fatto compagnia tutta la sera: persino i miei amici meno attenti si sono accorti del mio cattivo umore. Abbiamo giocato a carte, abbiamo parlato di dove andare a ballare la Notte di Capodanno, però partecipavo alla discussione in maniera abbastanza distratta. E i commenti omofobici di alcuni di loro su una certa festa organizzata da certi tipi mi irritavano ancor più del solito (io che di solito me ne frego altamente delle cretinate che dicono).
E oggi il tutto si è fuso in una generica apatia... Cosa mi succede?
Mi sento solo...
L'unica cosa che mi rallegra è il Concerto che farò domani e che stiamo preparando con molta cura, ma per il resto tutto mi sembra un po' più vuoto delle altre volte... Cosa mi manca?


Effettivamente so qual'è la risposta, eppure è così stupida: mi manca qualcuno con cui condividere intensamente questi momenti, qualcuno da avere accanto... o comunque qualcuno il cui pensiero mi faccia compagnia, la cui voce mi possa far sentire comunque felice.
Lo so, sono sdolcinatissimo! Però è questo quello che sento, lo stesso senso di vuoto che ho sentito questa estate, la stessa solitudine, la stessa sensazione di mancanza, di incompletezza...


Mi sento incompleto!
Il mio "coming-out interiore" avvenuto l'anno scorso mi ha liberato dal fardello della non-accettazione, ma ha anche spalancato un vaso di pandora: tutti quei sentimenti che per anni avevo tranquillamente ignorato senza troppe preoccupazioni, adesso tornano su, più impazienti che mai. L'allargamento di prospettive che si è creato grazie alla mia auto-accettazione adesso aspetta di essere riempito da fatti concreti, eppure non è successo niente. Questo Natale, in fondo, è stato simile a quello dell'anno scorso o di due anni fa. Si!, in me c'è la consapevolezza della mia identità e la serenità di averla finalmente accolta, ma non è cambiato niente. Anzi, a causa di questa consapevolezza, il vuoto si sente ancor di più perchè adesso i sentimenti sono liberi di parlare alla mia mente.


E quest'anno è passato senza che questi sentimenti abbiano potuto trovare soddisfazione! E' vero: bisogna avere pazienza, non arriva tutto subito, bisogna aspettare; però il mio cuore è fatto impaziente e non so come fermarlo.
Ed è anche vero che, se non mi muovo io, le occasioni non arrivano da sole; ma non so che fare, non so come agire, come comportarmi, come muovermi: tutto mi sembra così complicato, così difficile, così fuori dalla mia portata, così poco adatto a me... è un anno che vado avanti senza saper concludere nulla. 
Certo! I miei passi avanti li ho fatti, sono cambiato, sono maturato, non posso dire che sia stato un anno inutile. Ma la mancanza rimane, l'incompletezza è ancora qui, e col passare del tempo si sente sempre di più...


venerdì 23 dicembre 2011

Un anniversario speciale...



23 Dicembre...
Oggi è una data davvero speciale. Prima di tutto è particolare perchè mi ricordo il giorno esatto in cui è successa questa cosa e anche cosa stavo facendo! Sembra davvero incredibile ma è proprio così!
In questo stesso giorno, un anno fa, ho accettato e accolto pienamente la mia omosessualità!
Ovviamente, alla base, c'è stato un percorso di accettazione lungo e complicato. Però esattamente un anno fa, è cambiato totalmente il mio modo di pensare, il mio modo di vedere la vita, mi sono tolto definitivamente il fardello che rendeva difficile il mio cammino e ho cominciato a respirare a pieni polmoni: è stato quasi un'illuminazione sulla via di Damasco.
Peccato che io non stavo andando a Damasco xD
Vi racconto cosa è successo....




La notte tra il 22 e il 23 Dicembre ho fatto uno strano sogno che mi ha turbato, ma in senso positivo (è inutile che pensate a cose oscene perchè non era niente del genere :P). 
L'indomani mattina, dopo essere andato dalla mia madrina per scambiarci i regali di Natale, sono uscito per strada per ritornare a casa. 
Intorno a me era ormai intensissima l'atmosfera di Natale (d'altronde era l'anti-vigilia) e c'era una serenità e una gioia bellissima nell'aria, favorita dal cielo terso e luminoso e dalla temperatura fredda ma non eccessivamente: un fresco catartico, oserei dire. Camminando per una strada del centro, sotto il tetto di luminarie, mi è tornato alla mente il sogno che avevo fatto quella notte e che mi aveva tanto turbato. 
Così mi è sorto un pensiero nella mente: "Perchè devo essere infelice? Davvero devo precludermi di essere felice e vivere liberamente quello che io sono? Nessuno, sia sulla Terra che "sopra", può volere la mia infelicità! E allora perchè devo volerla io? Cosa c'è di sbagliato in me? Nulla! Non c'è niente di sbagliato. Sono così e solo accettandolo e accogliendolo posso essere felice e trovare la serenità..."
E' stato in quei pochi istanti che ho capito di essere stato uno stupido ad essermi tormentato per anni, uno stupido ad aver odiato questa parte di me perchè, facendolo, avevo odiato tutto me stesso. E' stato in quei pochi attimi che mi sono ripromesso di non farmi più del male, rifiutandomi e aggiungendo problemi e complicazioni inutili alla mia mente. Ed è stato sempre in quel poco tempo che ho deciso che avrei dovuto parlare di me con qualcuno alla prima occasione buona (cosa che effettivamente ho fatto ad anno appena iniziato).




Ecco spiegato perchè questa data per me è così importante: perchè in quella data è morto il Febo vecchio e, dalle sue ceneri, è nato un nuovo Febo, pronto ad aprire le braccia alla vita. Non è un Febo senza paure, senza ansie, senza, confusioni... anzi! Questa nuova porta che si è aperta mi ha portato tante altre preoccupazioni. Ma non sono più paure mortifere, ma semplici confusioni vitali.
E allora... W la Vita!



giovedì 22 dicembre 2011

Esami (-9)... e aggiornamenti pre-natalizi...

Evvai!!! E anche l'esame di Clavicembalo è andato bene!!!
Finalmente mi posso riposare... ....seee! Magari!!! -.-"
Già ieri sera è stato un delirio: l'autobus in ritardo, diecimila impegni, ho cenato alle undici e mezzo, le lentine con un irritante spirito di ribellione, il traffico a Palermo, il traffico nel mio paese, ho fatto tutto di corsa, !!! Un manicomioooo!!! E stamattina la corsa è ricominciata e ha il nome di "Regali di Natale per gli amici"! E così corri in profumeria, vai al negozio di accessori, cerca quello che vuole il tuo amico, raccogli i soldi, fai i calcoli di quanto viene l'uno...! Che stress!! E ancora non è finita qui... questo pomeriggio la corsa è ricominciata =S
Ma ieri mi sono anche divertito :)
A mezzanotte sono andato a pattinare sul "ghiaccio" con alcuni miei amici. In realtà non era una vera pista di ghiaccio, ma una pista che hanno montato nel mio paese fatta di un particolare poli-silicone con effetto ghiaccio. E' stato davvero divertente anche se eravamo tutti dei totali impediti, visto che nessuno di noi sapeva pattinare!! Io sono pure caduto, dando una culata per terra spettacolare xD


E tra l'altro il ragazzo che lavorava in questa pista era pure mooolto molto bello!! :P ahahah Peccato che tranne qualche indicazione generale e qualche consiglio, non ci ha praticamente detto come cavolo si pattinava (mentre lui svolazzava leggiadro sullo pseudo-ghiaccio) e quindi siamo stati fino all'una di notte a "pinguinare" lungo tutto il perimetro della pista. E cavolo! Dacci qualche lezioncina, così univamo l'utile (l'imparare a pattinare) al dilettevole (il godere della sua compagnia :P). 
Comunque, una serata davvero bella che sicuramente verrà bissata :)




E adesso.. torniamo ad immergerci nei preparativi per il Natale.


PS: Domani è un anniversario speciale per me! Se siete curiosi di sapere il perchè, non vi resta che aspettare il post di domani ;)

lunedì 19 dicembre 2011

Esami (-8)



E anche un altro esame è andato!!
Oggi è stata la volta dell'esame di Pianoforte - Polifonia.
Adesso il prossimo obbiettivo è l'esame di Clavicembalo, Mercoledì, e poi... VACANZAAAA!!


Nel frattempo continuo ad aspettare pazientemente Babbo Natale xD

domenica 18 dicembre 2011

Letterina a Babbo Natale...





Quello che a noi bambini piace
son le strenne di Natal!
Oouououoouyyess!

Babbo Natale mio, lo sai qual è il dono che vorrei
per queste feste io desidererei
pace per tutto il mondo, mentre invece per me
se c'è, se si può,
la borsa Kelly di Hermès in coccodrìll!!!
Oh yes!

Dai chiama le tue renne, le più migliori che c'hai,
tre da una parte più tre dall'altra, sei!
Un bacio alla più bella e poi via che si va
in slitta per consegnarmi la Kelly in coccodrìll.
Oh yes!

(I know we've got to...
I know we've got something within me!)


Santa Claus fagliela vedere ai tuoi molteplici cloni,
da Santa Lucia alla Befana e pony!
Sul mantello di neve tintinnan le campane
e la slitta fa l'eco per la gioia dei bambin!
Oh yes!

Notte Santa! Dov'è il Babbo di Natale?
Dov'è? Devo incontrarlo!
Lo aspetto qui da me, lo aspetto qui da me!
Qualcuno mi dia dei ragguagli!
Non so se festeggiare potrei,
sono pronta ma mi manca lei!
La borsa, quella fatta in coccodrill!

Eppure la slitta canta.
E' già notte di vigilia!
Quanta gioia dentro il cuore!
Buona festa pure al coccòdrill!
Oh yes!

Ehhhhhe eh ehi che sarà mai...

(Sella la renna - Paola Cortellesi ft. Neri per Caso)



Capito, Babbo Natale? 
Quindi datti una smossa e vieni! 
Ti aspetto con ansia.... ;)
eheheh

martedì 13 dicembre 2011

La notte di Natale...



Secondo me la notte di Natale è una notte magica! Al di là dei luoghi comuni e delle scene da pubblicità, la notte della vigilia per me ha sempre un sapore particolarissimo. In quella notte si gusta appieno il sapore dell'attesa, il calore familiare che ti entra dentro e ti riscalda le ossa, la gioia di stare insieme per festeggiare qualcosa di atavico...
La magia inizia già da prima, quando si prepara tutto con cura, cercando di fare in fretta, prima che arrivino gli invitati. E poi l'attesa dei propri cari, che vengono a poco a poco o a frotta, portando scompiglio nella casa. Il campanello che suona, la porta che si apre ogni cinque secondi, i cappotti da smistare, le luci da accendere, la gioia per ogni persona che compare sulla soglia...




La notte di Natale è fatta da tanti ingredienti: il buon odore che viene dalla cucina, le candele accese sulla tavola (nella mia tavola di Natale non possono mai mancare le candele!), il chiacchiericcio che c'è nel soggiorno, i sorrisi che si allargano per ogni nonnulla, le lucine di Natale che colorano il salone, i piccoli regali che aspettano sotto l'Albero, l'attesa di aprirli non per scoprire cosa c'è dentro ma per guardare le facce sorprese dei tuoi cari appena scopriranno cosa hai regalato loro, i piccoli, innocui e comici battibecchi che avvengono durante gli ultimi preparativi del cibo, gli addobbi rossi che luccicano sotto il lampadario, la tavola apparecchiata alla perfezione (modestamente la preparo e l'addobbo sempre io u.u ), il parlare di tutto e di niente.




E' una notte a cui non rinuncerei mai per niente al mondo perchè nessun'altra notte porta così tante emozioni. Il semplice stare insieme con i propri cari acquista un altro sapore.
E voi? Anche per voi questa notte è così speciale? E quest'anno come la passerete? E... con chi? :)



giovedì 8 dicembre 2011

Regali di natale...



Sta per arrivare il Natale e con esso arriva il momento fatidico dell'acquisto regali!!!
I Regali sono croce e delizia di ogni Natale. 

Prima di iniziare, una piccola considerazione personale: dopo anni e anni di studio attentissimo ed osservazione sistematica dei vari fenomeni, analizzati con metodo scientifico, sono giunto ad una conclusione! Dati alla mano, posso formulare con assoluta precisione, la prima legge di Febo che recita così: il numero dei regali è inversamente proporzionale alla propria data anagrafica!

Non è forse vero? Quando eravamo piccoli, tanti teneri bambini che sbavavano dietro le mini-cucine multi fornite invece che appassionarci ai vari ed eventuali Action-men, ricevevamo una montagna di pacchi dono. Qualunque conoscente aveva qualcosa da regalarci: pure la zia di quinto grado e il cugino del Burundi che ci aveva sempre e solo visto in foto! E poi gli amici di mamma, gli amici di papà, gli amici di tutt'e due, gli amici di nessuno: vivevamo nell'Eden del regalo, nuotando allegri in un mare di doni! 
Ma come ogni buon Eden che si rispetti, è destinato a finire. E così, crescendo, i doni sono cominciati a diminuire: non solo la zia di 5° grado oramai non si fa più sentire, ma anche quella di primo grado ti stringe solo la mano e ti augura Buon Natale! In una prima fase intere fette di famiglia si riuniscono per farti un regalino "tutt'insieme", accorpando cugini, zii e parenti in un fritto misto dalle proporzioni epiche (proporzioni non rispettate dal regalo in questione che solitamente è striminzito! E lì ti chiedi: "ma quanto avranno messo l'uno? 1 euro?"); poi è l'avvento dei regali monoblocco: tutte le tue conoscenze si raggruppano per partorire un miserrimo dono, che sparisce sotto gli addobbi dell'albero; dopo di ciò il peggio si raggiunge con la triste frase: "A questa età vuoi ancora regali? Ormai sei grande!" Il triste destino della crescita è legato a doppio nodo con il crudele autunno dei regali, il tremendo lutto della diminuzione dei doni...


Ma torniamo a noi...
La ricerca del regalo, per alcune persone, è faticosa quanto l'attraversata del deserto del Sahara: bisogna uscire ("No! Voglio stare a casa a guardarmi Antonella Clerici!"), osservare le vetrine, entrare nei negozi, spulciare nelle mensole di solito stracariche di merce ("Guarda che bello quell'orologio! No, non quello! Quello dietro! No, quello ancora più in fondo! No, a destra!..."), stare attenti al portafoglio ("Quest'anno solo pensierini di pochi euro! Wow! Quella cosa è perfetta per Teodolindo! Quanto costa? 150€? La prendo!!"), adocchiare la merce scontata ("Ma...mi può fare uno sconticino su questo vaso? Diciamo del...70%?"), pensare cosa è meglio per una persona e cosa è meglio per l'altra ("Mmmm... secondo te regalare questa bellissima lampada di design a Mister Adoro-vivere-nelle-Fogne è un po' fuori luogo?") accorciare il più possibile la lista dei regali da fare ("Ma Onofrio e Clarabella si dovevano lasciare proprio per Natale? Ora devo fare due regali anziché uno!! Vabbè... farò finta di non saperlo!"), stare attenti a non fare lo stesso regalo dell'anno scorso ("Ma no! Non è la stessa felpa dell'anno scorso! Se guardi bene nell'angolino in fondo a destra c'è una cucitura diversa!"), fare in tempo a comprare tutti i regali ("Ma nooo... c'è ancora tempo!!" le ultime parole famose!)...


Però un Natale senza regali è una cosa triste! E' inutile che diciamo: "Basta il pensiero!", "I regali sono inutili, basta volerci tutti bene e stare insieme!", "I regali sono solo consumismo, meglio senza!". E' ovvio che l'importante è volersi bene e stare insieme e che i regali non sono indispensabili, ma non mi venite a dire che quando una persona che vi vuole bene vi porta un piccolo dono, non vi si scioglie il cuore e vi si stampa in faccia un sorriso a 160 denti!!! Il regalo, se fatto con affetto e sincerità, è davvero una cosa bella. Ci fa sentire preziosi e fa sentire gli altri ugualmente! E per fare questo non servono doni giganteschi e costosissimi, ma qualche piccola cosa che ci possa far sorridere.




Sinceramente a me fare e ricevere i regali di Natale piace da pazzi :D 
Certo è stressante da morire e ti vengono le crisi perchè non sai cosa comprare e non ti ricordi cosa hai regalato l'anno scorso e ti spaventi a rifare lo stesso regalo e devi comprare tutte cose di corsa perchè non hai mai tempo e ti preoccupi se la cosa che hai comprato fa schifo o invece piacerà e lo scartamento finisce in un quattroequattrotto e alla fine non ricevi mai quello che volevi veramente e le vere sorprese ti capitano soltanto durante fortunatissime congiunzioni astrali... però a me piace! 
Solo solo per stare in compagnia e sorridere insieme, lisciare con le mani le carte colorate immaginando cosa ci sia dentro, vedere le facce sorridenti degli amici appena scartano il loro pacchetto e il loro luccichio negli occhi in quei brevi istanti di sorpresa :D




PS: Appuntatevi che io, per Natale, voglio come Regalo un fidanzato come lui! Quindi cominciate a mettervi d'accordo per procurarmelo, ok? Conto su di voi :D

lunedì 5 dicembre 2011

Dichiarazioni inaspettate dalle alte sfere...



Oggi ho letto una notizia che mi ha fatto sorridere e ben sperare :)


Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e padre conciliare, ha espresso la sua approvazione sul riconoscimento delle coppie di fatto omosessuali: "Credo che su un piano laico bisognerebbe riconoscere i diritti, sapendo distinguere ciò che è convinzione religiosa e ciò che non lo è. Per tanto tempo abbiamo detto che il fine primario del matrimonio è la procreazione, fino al punto di negare il sacramento a chi è impotente, ma io credo che il fine del matrimonio sia l’amore. E se ci sono due persone dello stesso sesso che si amano, pur non chiamando la loro unione matrimonio, dobbiamo aiutarle a stare insieme".


Già in passato, in un'intervista al Corriere della Sera aveva dichiarato: "La dottrina della Chiesa ritiene che la sessualità debba essere rivolta soltanto alla procreazione. Forse però non si è tenuto conto che la sessualità ha anche altre espressioni, come quelle che possono manifestarsi verso persone dello stesso sesso. E anche la dottrina potrebbe evolversi. Si può, ad esempio, avere il sospetto che san Paolo, quando ha condannato duramente l' omosessualità, si rivolgesse soprattutto all' omosessualità vissuta come culto di alcune divinità pagane".

Il vescovo emerito di Ivrea, che prese parte alle ultime tre sessioni del Concilio Vaticano II e fu tra le personalità di spicco della Chiesa cattolica nel dialogo con il mondo comunista, ha sottolineato con forza il primato della coscienza individuale: "Fondamento della vita morale è la coscienza e ci possono essere delle situazioni in cui la mia coscienza mi dice di disobbedire".

Non c'è che dire: davanti alla chiusura mentale delle gerarchie ecclesiastiche, Bettazzi risulta avere una visione moderna e illuminata. 
Anche per quanto riguarda il rapporto controverso e anomalo tra Stato Italiano e Chiesa sancito dai Patti Lateranensi: "In Italia il Concordato è stato fatto durante una dittatura, per salvare la propria libertà. Per questo, penso che oggi il modello ideale per il nostro Paese potrebbe essere quello americano: negli Usa non si fanno concordati, ma leggi che valgono per tutte le religioni".

Sapere che nella Chiesa ci sono ancora persone intelligenti e aperte come lui, che non si trincerano dietro il pregiudizio e un proverbiale spirito reazionario, è molto di conforto, per me che sono credente, ma penso anche per tutti gli altri.

Evoluzione... una parola che le gerarchie ecclesiastiche non utilizzano molto volentieri...
Per ora quelle come la sua sono soltanto voci singole, ma fanno ben sperare che in un futuro, si spera non troppo lontano, la situazione possa evolvere in meglio...


Fonti:

venerdì 2 dicembre 2011

Per strada...



Ieri sera camminavo con la mia migliore amica R. per le strade di Palermo... 
....trallallèro trallallà......
Chiacchieravamo quando, accanto a noi, passano due ragazzi, due uomini, mano nella mano, che passeggiavano insieme, ridendo! 
Che tenerezza!!! 
Non ho potuto fare a meno di allargare un sorriso a 128 denti! Mi ha messo così tanta gioia e speranza questa scena... mi ha riscaldato il cuore!
Il loro amore lì, davanti a tutti, senza alcuna paura, senza alcun timore, senza vergogna, senza ostentazione! Sono rimasto esaltato per tutto il resto della serata :D



giovedì 1 dicembre 2011

Io canto...

Cantare... 
Cosa c'è di più leggero di cantare? Cantare spensierati, dimenticandosi della confusione nella testa, stando attenti alle parole e alle note, senza pensare ai problemi, alle paure, alle ansie. 
Cosa c'è di più intimo? Il suono che si crea da dentro te, fa vibrare il diaframma, sale su, fa fremere le corde vocali, riscalda la gola, si allarga nella bocca e poi esce, portandosi dietro il tuo respiro. Che non è solo aria, ma πνεύμα (pnèuma): soffio vitale... è vita!
E cosa c'è di più profondo? Creare da se' il suono più adatto per esprimere le proprie emozioni in maniera sincera, senza intermediazioni, senza filtri, senza strumenti. Solo tu, la tua voce, le tue vibrazioni, le tue emozioni. E' qualcosa di veramente catartico!


Io canto sempre: canto a casa, canto sotto la doccia, canto in macchina, canticchio persino sull'autobus (in maniera più silenziosa possibile, però, per non sembrare un pazzo!) e anche camminando per strada, facendo finta magari di essere in un bel videoclip musicale "on the road" (effettivamente sono pazzo!). Canto appena alzato, canto durante il giorno, canto la sera prima di andare a letto. Canto quando sono triste, quando sono allegro, soprattutto quando non ho pensieri per la testa. Canto mentre mi vesto, mentre mi spoglio, pure mentre faccio gli addominali (che stupido, eh?), mentre mi asciugo i capelli, magari ballando pure, provando coreografie ritmate per le scale e piroettando nel salone (come l'altra volta che pensavo di essere solo e invece è spuntato mio padre -.-" Che figura! Meno male che mi sono ricomposto subito e sono corso nell'altra stanza con nonchalance!).  Con l'mp3 nelle orecchie, poi, potrei camminare per chilometri e chilometri senza accorgermene: le gambe prendono il ritmo della musica, la fatica non si sente, tutto il mondo attorno è immerso nelle note che si stanno ascoltando e tutto sembra muoversi con lo stesso tempo, come se all'improvviso si vivesse in un musical.
Aaaa... come sarebbe bello vivere in un musical, dove le emozioni si possono esprimere con una canzone, dove il mondo intero partecipa della tua gioia o del tuo dolore, dove ogni bel momento diventa unico accompagnato da una splendida colonna sonora, dove la rabbia, l'allegria, l'euforia, la tristezza si trasfigurano in splendide melodie e magnifiche coreografie... 
...ok, Febo! Ritorna sulla terra!


Canto di tutto: canzoni leggere, canzoni più intense, canzoni di musical, canzoni ritmate. Di solito non manca mai Giorgia nella mia playlist, però sono un tipo che cambia spesso e sente quasi di tutto. E a cui piace andare a scovare brani che magari avevo sentito da ragazzino e che avevo dimenticato: ogni volta che ne trovo uno mi sento soddisfatto, come se avessi ritrovato un pezzo del mio passato. Anche se sono canzoni oscene di tempi remoti! Basta nasconderle bene, in qualche cartella sperduta dell'Mp3 xD
Cantare...
cosa c'è di più bello di cantare? :D

Sing it for the boys 
Sing it for the girls 
Every time that you lose it sing it for the world 
Sing it from the heart 
Sing it till you're nuts 
Sing it out for the ones that'll hate your guts 
Sing it for the deaf 
Sing it for the blind 
Sing about everyone that you left behind 
Sing it for the world 
Sing it for the world 



Post liberamente ispirato a Still Music: In bicicletta canto... e al mio commento in quel post :D
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