lunedì 31 ottobre 2011

L'attira pacchi...



Sono proprio un attira pacchi!!! E' incredibile!!!
E Pacco non inteso come zona inguinale maschile, ma proprio come suola, fregatura, buca, appuntamento non rispettato!!!
Un PACCO insomma!!!!




Lo scorso Venerdì dovevo uscire con una mia mia amica e il suo fidanzato (il famigerato I.) per andare a sentire il mio amico Lucio che suonava in un locale. Era tutto bell'e organizzato e invece, all'ultimo momento, mi ha dato un pacco colossale! 
Morale della favola: sono rimasto a casa -.-"
CHE ODIOOOOOOOOO!!!!
Oggi, invece, è stato proprio il colmo!!!
Il lunedì pomeriggio io ho abitualmente la lezione di pianoforte. Così questa mattina mi sono alzato (piuttosto tardi perchè stanotte sono stato male e quindi ho dormito poco) e mi sono fatto tutta la strada a piedi per andare a fare il biglietto dell'autobus. Sono tornato a casa (sempre a piedi), ho pranzato di corsa perchè avevo l'autobus alle 2 meno un quarto, ho preso l'autobus, sono arrivato a Palermo e, all'orario della lezione, sono andato al Conservatorio. 
Ma... SORPRESA!  
Il professore non c'era!!! Io per giunta avevo il suo numero nel cellulare che si era scaricato una mezz'oretta prima, quindi nemmeno l'ho potuto chiamare! Ho aspettato in Conservatorio mezz'ora, senza alcun risultato. Siccome avevo le palle piene, me ne sono andato e ho preso l'autobus un'ora prima. 
Morale della favola: ho speso tempo e denaro INUTILMENTE!!! E mi sono fatto un viaggio a vuoto mentre potevo starmene tranquillamente a casa, se il mio prof. si fosse degnato di avvisarmi!! E per giunta lui lo sa che vengo da fuori!
CHE ODIOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!


Decisamente il mio umore per adesso è più pauroso di qualsiasi travestimento per Halloween!!! 



giovedì 27 ottobre 2011

Lo chef Febo...

Stasera (o ieri sera, dipende a che ora leggete il post xD) il vostro Febo si è trasformato in Chef!!! xD
Ahahah... no, vabbè! Ho soltanto preparato il condimento per la pasta. Ho voluto fare una piccola sorpresina ai miei che tornavano da lavoro e così mi sono messo ai fornelli. Peccato che loro sono arrivati a metà dell'opera e così mio padre (il grande cuoco della famiglia) si è affiancato a me nella preparazione.
Volete sapere cosa ho preparato?
Beh, niente di particolare: pasta con zucchine e prosciutto crudo.
Semplice ma gustosa :D
Mi sono messo lì con il mio quadernetto delle ricette veloci (sì, lo confesso. Ho un quadernetto di ricette perchè ai fornelli sono sempre un po' insicuro e preoccupato di combinare qualche cavolata. E così mi scrivo tutto :P) e mi sono messo a tagliare le zucchine genovesi, la cipolla (e lì... fiumi e fiumi di lacrime! :'D mi lacrimano gli occhi solo a pensarci...), il prosciutto crudo...


Comunque... è venuta buona alla fine.
Cioè... mio padre effettivamente la fa un po' più buona... ma! beh! che pretendete? io non cucino mai. Anzi il risultato è stato veramente positivo!
E poi è stata fatta con taaaanto taaaaaanto amore! 
Dite che non basta? Uffa! 
La prossima volta ve la faccio assaggiare così vedete che so cucinare :P




PS: ovviamente quando cucino non sono per niente sexy come i due figoni in foto. Soprattutto quando, come stasera, cucino in pigiama xD

mercoledì 26 ottobre 2011

Confusione...

Sono confuso... la mia volontà è scissa in due! 


Da una parte c'è la voglia di rendermi indipendente, di stare di più a Palermo per crescere, per incontrare persone nuove... soprattutto persone che qui è molto più difficile incontrare e/o localizzare (e ho detto tutto!!!).
Se devo vivere, sperimentare, cominciare a muovere i primi passi di certo non lo posso fare qui nel mio ridente paesino: qui di passi non se ne possono fare molti! Dovrei uscire lì a Palermo, vivere con più costanza in città, frequentare di più anche il mondo del conservatorio, magari andare in palestra lì, andare a scuola di canto come sognavo di fare...
Da una parte, dunque, il desidero c'è.
Ma dall'altra c'è la voglia di non rivoluzionare tutto, la voglia di considerare casa a Palermo solo come punto di appoggio, la voglia di continuare a considerare quotidianità questa qui nella mia casa, nel mio paese, la voglia di non aggiungere impegni che mi possano legare ancora di più alla città.
Sono più sereno quando tengo in mano un bel biglietto Andata e Ritorno... so che vado a fare quello che devo fare e poi torno ad immergermi nella mia vita, nel mio mondo così ben conosciuto e quindi così familiare e confortante. Questo mondo fatto dalle mura della mia casa, dalla presenza dei miei genitori, dai miei impegni...
Ma non posso fossilizzarmi qui!


Tra queste due correnti, io sono in mezzo.
La mia voglia di tranquillità, la paura di affogare nell'ansia mi fa propendere per la seconda strada. Ma so anche che imboccarla non mi porterà niente di buono. Eppure lottare contro le proprie paure è così difficile, complicato... sembra impossibile, straziante fino all'infinito, un lento stillicidio che ti rode dentro...


La prossima settimana inizieranno le lezioni, quindi la mia presenza in città si farà necessariamente più intensa. Sarò pronto per ricominciare tutto da capo? Ovviamente non sarà dura come l'anno scorso... i due inizi non si possono nemmeno lontanamente paragonare. Ma quest'anno pretendo di più da me stesso: riuscirò ad ottenere di più? Riuscirò ad acquistare più autonomia, più serenità?


Di certo la situazione a casa a Palermo non mi aiuta: non mi trovo perfettamente a mio agio con i miei coinquilini, nonostante due di loro siano miei amici. Siamo troppo diversi, pensiamo in maniera totalmente differente e anche il grado di maturità è ineguale: troppo spesso loro ragionano ancora da bambini. E' inutile nasconderlo: con le amicizie maschili non sono per niente ferrato e con gli uomini (etero, intendo. Con i gay non saprei perchè ancora i contatti diretti sono nulli) non riesco ad avere la stessa confidenza che ho con le mie amiche. Per queste ragioni, quella casa non riesce a darmi la sicurezza di cui ho bisogno. Mi piacerebbe abitare con qualcuno con cui sentirmi finalmente a casa, a mio agio, felice di starci insieme. Eppure di cambiare non l'ho mai preso veramente in considerazione: andare a scombussolare questo debole (non)equilibrio sarebbe davvero stressante.


Chissà che cosa accadrà quest'anno. Quale parte di me vincerà?

mercoledì 19 ottobre 2011

...un mucchio di parole che non dice proprio niente...

Vi propongo questa canzone che ho riascoltato proprio oggi in autobus, ritornando da Palermo. Con la inimitabile simpatia di Paola Cortellesi e le intelligenti parole di Frankie Hi Nrg, ecco a voi la descrizione della creazione di una media canzone pop...
Buon divertimento! :D

L'inutile
Frankie Hi Nrg feat Paola Cortellesi




Finalmente un rap inconcludente, 
un mucchio di parole che non dice proprio niente, 
un cumulo di lettere tenuto insieme giusto dalla metrica, 
composto senza idee e senza alcuna spinta artistica 
o etica o finalità poetica, 
senza la più minima velleità dialettica: 
puramente estetico, ma senza sostanza... 
'Sto rap riempie le orecchie e sembra aria nella panza! 
Lascia il tempo esattamente come l'ha trovato 
nell'istante in cui è iniziato: fino a qui nulla è cambiato 
nè sen'altro cambierà quando finirà, stanne pur sicuro: 
questa volta non ti voglio dire niente - te lo giuro - 
ma lo voglio fare nello stile degli autori 
che ci fanno dischi interi invece di tacere: 
mò mettiti a sedere 
ed impara il ritornello, 
che tanto - in fondo in fondo - ascolti solamente quello... 

FHN: Allora, sono 6 anni che manco dalle scene, non ti puoi permettere di sbagliare.
PC: No, io non posso permettermi di sbagliare?
FHN: E chi io? Cerca piuttosto di scrivere qualcosa di melodico e sbarazzino
PC: A ma poi il pezzo lo firmo io?
FHN: E come lo firmi, con una X? Ignorante!
PC: E' vero
FHN: Ti voglio classica e moderna, sexy e materna e di successo!
PC: Tipo macarena?
FHN: Molto di più!!



Questa è la porzione di questa mia canzone cui tutti quanti prestano la massima attenzione: 
quel che ho detto fino a mò e quel che dopo io dirò serve solamente per distrarti un po'... 
Questa è la porzione con questa variazione cui tutti quanti prestano la massima attenzione: 
quel che ho detto fino a mò e quel che dopo io dirò serve solamente per distrarti un po'... 


Canzone stupida, fine a se stessa, 
rea confessa nell'essenza 
si processa in tua presenza 
assolvendosi per il fatto di esser fatta solamente per esistere 
(ed un fatto così futile non può certo sussistere). 
Consistere in niente non è un crimine: 
fosse perseguibile non basterebbero 
tutte le carceri per contener gli eserciti 
di autori a metraggio, 
che compongon solamente per gonfiare il minutaggio, 
che scrivono tomi su tomi di canzoni 
sui sentimenti buoni 
usando sempre toni un po' dimessi su temi assai generici: 
a scriver son prolissi, a pensar troppo sintetici. 
Quanto son prolifici! 
Ogni mese un Parsifal, ogni anno un festival 
e ogni decade un "the best" in piena regola, 
in cui mettono soltanto la farina 
che la crusca te l'han propinata nei dieci anni prima! 

FHN: Deficiente! Non funziona, lo senti?
PC: Si
FHN: Cerco una cosa più folk!!
PC: Frapparapparappara...
FHN: Ma che cos'è, mica siamo alla sagra della pecora, ma io intendevo qualcosa di più chill-out
PC: Oh, forte quella roba lì... tijou tihjo..
FHN: Ma fa schifo!! Dobbiamo prenderci tutta la riviera e qualche centro sociale, prova electro
PC: Bzzzzzz
FHN: Ho detto electro... non techno



Questa è la porzione di questa mia canzone cui tutti quanti prestano la massima attenzione: 
quel che ho detto fino a mò e quel che dopo io dirò serve solamente per distrarti un po'... 
Questa è la porzione con questa variazione cui tutti quanti prestano la massima attenzione: 
quel che ho detto fino a mò e quel che dopo io dirò serve solamente per distrarti un po'... 


Canzone senza storia, ma che fa repertorio, 
che allunga di una traccia l'inventario 
dei pezzi che io qui raccolgo a forma di cd, 
di lp o di mc e che sto provando a venderti. 
Rappresentativa del mio stile quanto basta 
per confondersi col resto del mio disco 
senza il rischio di deluderti: 
mò scusami se ti sto trattando troppo male, 
che se stai ascoltando questa l'avrai preso originale, 
investendo un capitale che è di tutto rispetto, 
pari al costo dell'ingresso in un locale fighetto 
o come il prezzo del biglietto di una partita di scudetto 
e di cui in tasca non mi arriva forse manco un euro netto. 
Prendila per quel che è: una fregatura artistica 
dettata da una squallida esigenza merceologica. 
E se vendo per gioielli tutta questa paccottiglia, 
dottò, capisc' a mmè: teng' famiglia! 

FHN: Perfetto! Non hai capito niente
PC: Perchè?
FHN: Dobbiamo accontentare le ragazzine, rassicurare le mamme, tenere compagnia agli emigranti, sentiti più italiana
PC: Ma Francesco, non ce la faccio!!
FHN: Frankie, rispettami, subalterna!!
PC: Scusa
FHN: Diamogli un sapore internazionale. prova con l'inglese, che so... drink a mole together
PC: Ma significa, bevi una talpa insieme...
FHN: Ma che te ne frega, sta in metrica e chi lo capisce
PC: Ok

Drink a mole together, centrical forever, fed a funky restaurant 
FHN: No no, troppo anglosassone
PC: Really?
FHN: Prova qualcosa di latino....

Ista partem est.... 
FHN: Ma non in quel sensooooo: sudamericaaaa
PC: Olè...
Esta es a portion, e esta mi cancion, e todo il mundo presta la masima atencion 
lo que dica ora e lo que te dirè.. serve solamente para distracion olè... 
Esta es a portion, con esta variacion, e todo il mundo presta la masima atencion 
lo que dica ora e lo que te dirè.. serve solamente para distracion olè... 

PC: Attenzione, questo disco, è protetto dal sofisticato sistema antipirateria MACUMBATRON
Ogni tentativo di duplicazione può provocare vertigini, sanguisughe, senso di inadeguatezza, sommosse popolari, peluria in eccesso, combustione spontanea

FHN: Mhhh, cerca qualcosa di più terrificante
PC: Mmhmhmh ...guidizio universale
FHN: Non basta, qualcosa di peggio?
PC: Elezioni anticipate
FHN: Ok

domenica 16 ottobre 2011

Omaggio ad Italo Calvino...

Ieri è stato l'88° anniversario della nascita di Calvino, il mio scrittore preferito.
A voi alcuni dei passi più belli dai libri che mi hanno folgorato...

Così la vista, la nostra vista, che noi oscuramente aspettavamo, fu la vista che gli altri ebbero di noi. In un modo o nell'altro, la grande rivoluzione era avvenuta: tutt'a un tratto intorno a noi s'aprirono occhi e cornee e iridi e pupille: occhi tumidi e slavati di polpi e seppie, occhi attoniti e gelatinosi di orate e triglie, occhi sporgenti e peduncolati di gamberi e aragoste, occhi gonfi e sfaccettati di mosche e formiche.
[...]
Tutti questi occhi erano i miei. Li avevo resi possibili io; io avevo avuto la parte attiva; io gli fornivo la materia prima, l'immagine. Con gli occhi era venuto tutto il resto, quindi tutto ciò che gli altri, avendo gli occhi, erano diventati, in ogni loro forma e funzione, e la quantità di cose che avendo gli occhi erano riusciti a fare, in ogni loro forma e funzione, veniva fuori da quel che avevo fatto io. Non per nulla erano implicite nel mio star lì, nel mio aver relazioni con glia altri e con le altre eccetera, nel mio mettermi a fare la conchiglia eccetera. Insomma avevo previsto proprio tutto.
E in fondo a ognuno di quegli occhi abitavo io, ossia abitava un altro me, una delle immagini di me, e s'incontrava con l'immagine di lei, la più fedele immagine di lei, nell'ultramondo che s'apre attraversando la sfera semiliquida delle iridi, il buio delle pupille, il palazzo di specchi delle rètine, nel vero nostro elemento che si estende senza rive né confini.
(Le Cosmicomiche, 1965)


Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
- Ma qual'è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublay Kan.
- Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra - risponde Marco - ma dalla linea dell'arco che esse formano.
Kublay Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: - Perchè mi parli delle pietre? E' solo dell'arco che m'importa.
Polo risponde: - Senza pietre non c'è arco.
[...]
POLO: - ...Forse questo giardino affaccia le sue terrazze solo sul lago della nostra mente...
KUBLAI: - ...e per lontano che ci portino le nostre travagliate imprese di condottieri e di mercanti, entrambi custodiamo dentro di noi quest'ombra silenziosa, questa conversazione pausata, questa sera sempre eguale.
POLO: - A meno che non si dia l'ipotesi opposta: che quelli che s'arrabattano negli accampamenti e nei porti esistano solo perchè li pensiamo noi due, chiusi tra queste siepi di bambù, immobili da sempre.
KUBLAI: - Che non esistano la fatica, gli urli, le piaghe, il puzzo, ma solo questa pianta d'azalea.
POLO: . Che i portatori, gli spaccapietre, gli spazzini, le cuoche che puliscono le interiora dei polli, le lavandaie chine sulla pietra, le madri di famiglia che rimestano il riso allattando i neonati, esistano solo perchè noi li pensiamo.
KUBLAI: - A dire il vero, io non li penso mai.
POLO: - Allora non esistono.
KUBLAI: - Questa non mi pare una congettura che ci convenga. Senza di loro mai potremmo restare a dondolarci imbozzoliti nelle nostre amache.
POLO: - L'ipotesi è da escludere, allora. Dunque sarà vera l'altra: che ci siano loro e non noi.
KUBLAI: - Abbiamo dimostrato che se noi ci fossimo, non ci saremmo.
POLO: - Eccoci qui, difatti.
(Le città invisibili, 1972)


Il quadrato è ormai interamente ricoperto di tarocchi e di racconti. Le carte del mazzo sono tutte spiattellate sul tavolo. E la mia storia non c'è? Non riesco a riconoscerla in mezzo alle altre, tanto fitto è stato il loro intrecciarsi simultaneo. Infatti, il compito di decifrare le storie una per una m'ha fatto trascurare finora la peculiarità più saliente del nostro modo di narrare, e cioè che ogni racconto corre incontro a un altro racconto e mentre un commensale avanza la sua striscia un altro dall'altro estremo avanza in senso opposto, perchè le storie raccontate da sinistra a destra o dal basso in alto possono pure essere lette da destra a sinistra o dall'alto in basso, e viceversa, tenendo conto che le stesse carte presentandosi in un diverso ordine spesso cambiano significato, e il medesimo tarocco serve nello stesso tempo a narratori che partono dai quattro punti cardinali.
[...]
Certamente anche la mia storia è contenuta in questo intreccio di carte, passato presente futuro, ma io non so più distinguerla dalle altre. La foresta, il castello, i tarocchi m'hanno portato  a questo traguardo: a perdere la mia storia, a confonderla nel pulviscolo delle storie, a liberarmene. Quello che rimane di me è solo l'ostinazione maniaca a completare, a chiudere, a far tornare i conti. 
(Il castello dei destini incrociati, 1973)


Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: "No, non voglio vedere la televisione!" Alza la voce, se no non ti sentono: "Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!" Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: "Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!" O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.
[...]
Dunque, hai visto su un giornale che è uscito Se una notte d'inverno un viaggiatore, nuovo libro di Italo Calvino, che non ne pubblicava da vari anni. Sei passato in libreria e hai comprato il volume. Hai fatto bene.
Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento dei Libri Che Non Hai Letto che ti guardavano accigliati dai banchi e dagli scaffali cercando d'intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s'estendono per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere, i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, i Libri Già Letti Senza Nemmeno Bisogno D'Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D'essere Stato Scritto. E così superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri, dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili, dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta, dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque E' Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu.
(Se una notte d'inverno un viaggiatore, 1979)



sabato 15 ottobre 2011

Cosi di foddi!!!

Non vi ho raccontato questo simpaticissimo (si fa per dire) aneddoto che mi è capitato Sabato scorso...
Protagonista dell'episodio è il geniaccio (si fa sempre per dire) di I., il fidanzato della mia amica (ve lo ricordate?).


Eravamo rintanati in un pub perchè, nel bel mezzo della serata si era messo a piovere, e lui stava raccontando a me e ad un suo amico del documentario che aveva visto nel pomeriggio: La vita di Freddy Mercury.
Lui va pazzo per i Queen e per Freddy Mercury, e così ci stava raccontando come questo documentario aveva trattato la biografia del grande cantante.


Alla fine del raccontino, se ne esce con sta frase:
NB Le frasi in corsivo sono quello che ho pensato in quel momento


Se Freddy Mercury non sarebbe stato gay, sicuramente non sarebbe stato così bravo.
No, non ho sbagliato io! Ha detto proprio "se non sarebbe stato"! Infatti stavo scoppiando a ridere ma mi sono trattenuto. Quello che ho pensato è stato: dove vuole andare a parare. Lui, omofobo al 100%, che dice 'ste cose?
Perchè i gay hanno una parte femminile più sviluppata! Sono più sensibili di noi...
Ha sicuramente bevuto troppo! Oppure sto assistendo ad un miracolo?
Certo... magari se non era gay, non moriva così giovane.
Ceeerto... perchè Freddy Mercury è morto di Omosessualità cronica...
E' che i gay fottono come gli animali, con chiunque... Sono più liberi di noi.
Siiii.... guarda infatti la mia vita sessuale com'è animalesca xD ...i soliti luoghi comuni -.-"
La cosa che mi da fastidio dei gay è sto fatto che si devono mettere sempre in mostra, con 'sti cortei e 'ste sfilate schifose!!


A questo punto sono intervenuto:
"Guarda, I. C'è un motivo di tutte 'ste sfilate e manifestazioni: i gay nel nostro paese non hanno uno straccio di diritto!

Ma che diritti vogliono?
-.-"
"Non possono avere riconosciuta la loro unione, non possono sposarsi..."
No, il matrimonio no! Perchè la chiesa è contraria...
"Come, scusa?"
Non si possono sposare. La chiesa non vuole quindi non si deve fare.
Pezzo di totano col cervello in gelatina!! Ma se a te della chiesa non te n'è mai fregato niente, non vai a messa dal giorno della tua cresima, bestemmi come se niente fosse e per giunta mi prendi per il culo perchè io sono credente e praticante, che te ne fotte di cosa pensa la chiesa?? 


E infatti ho detto:
"Ma se tu non credi!!"
Che c'entra! La chiesa è la Morale! Se è contraria, non si deve fare...
Già lo pensavo che eri deficiente, ma così me ne hai dato piena conferma. 


Ma, non ho contento, aggiungo in maniera sibillina...
"Ah, ecco! Ma... tu lo sai che la chiesa è contraria pure ai rapporti prematrimoniali! E ora che mi dici?"
Vabbè... che c'entra... ehm... è diverso...
Sottospecie di ratto di fogna!! Quando conviene a te si devono seguire le indicazioni della chiesa e quando non ti conviene, invece, la chiesa è Morale! Ma se tu non sai proprio niente ne' di chiesa ne' di cristianesimo!!!!
Ma vaf******


Ma vi rendete conto?? A me sono cadute le braccia!!
L'ignoranza non ha proprio limite!!!
Posso capire un credente (un po' bigotto) che mi faccia un discorso simile, ma no uno che definire ateo è un complimento!!!
Come mai certe persone hanno il cervello così chiuso e atrofizzato???





giovedì 13 ottobre 2011

Un video utile e dilettevole...

Ahahah! Sto morendo dalle risate xD Davvero esilarante!
Ieri ero sul Web e ho trovato questo video edito da Rethink Breast Cancer, (a quanto ho capito) un gruppo di sostegno, informazione e prevenzione contro il tumore al seno.
Per invogliare le giovani donzelle a imparare come autopalparsi il seno per accorgersi subito di eventuali anomalie, hanno ideato questo video molto simpatico, ironico ma anche molto... stuzzicante ;)
Visitando il sito di questa associazione ho anche letto che stanno per mettere a disposizione un'applicazione di promemoria per I-phone "Your Men Reminder" grazie alla quale un bel maschione sexy a propria scelta ricorderà alla donna di controllarsi il seno, aggiungendo frasi dolci o sexy.
Ecco come si unisce l'utile al dilettevole xD


Questo video è anche utile per noi uomini. Oltre a rifarci gli occhi con i bei modelli dai fisici scolpiti e dallo sguardo sexy, dovremmo imparare a controllarci periodicamente perchè il tumore al seno colpisce anche la popolazione maschile.


Quindi... FORZA! Tocchiamoci tutti (che avete capito??? Più su dovete toccarvi!! Il seno!!!) guardando il divertente e piccante video in questione.

mercoledì 12 ottobre 2011

Esami (-7)

Esame di Composizione superatooooo!!!!!!!!
Ieri ho avuto lo scritto, oggi l'orale!!!

Mi hanno fatto persino i complimenti per come ho superato la prova scritta!! :D
Yeah!!!


domenica 9 ottobre 2011

Vademecum sull'omogenitorialità...



Più di una volta, con la mia migliore amica R., abbiamo iniziato un dibattito che girava attorno a questa questione: "E' giusto che una famiglia omosessuale possa adottare dei bambini? L'assenza della diversità tra le due figure genitoriali (maschio-femmina) può danneggiare la crescita del bambino?"
Lei era contraria all'adozione per le coppie omosessuali, io invece avevo letto da qualche parte che gli psicologi avevano dato parere positivo alle famiglie omogenitoriali.
Ma non avevo materiale a sufficienza per provarlo. Così ho fatto una ricerca!
Mi sono chiesto: "Ma gli psicologi cosa dicono realmente dell'omogenitorialità? Ci sono ricerche scientifiche che hanno dimostrato che i bambini che crescono in una famiglia omogenitoriale hanno problemi?"
Ho cercato i pro e i contro 
dal punto di vista psicologico e ho trovato 3 articoli, 1 tratto da Wikipedia e gli altri 2 scritti da degli psicologi. 
Tutti e tre utilizzano, come fonti, studi portati avanti da importanti e autorevoli istituti di psicologia (American Psychological Association, American Psychiatric Association, American Academy of Pediatrics, eccetera...).
Cercherò di riassumerveli...




Il primo articolo è tratto da Wikipedia, alla voce Omogenitorialità.
Come spesso succede per le rivendicazioni delle persone omosessuali (matrimonio gay, unioni civili) anche la genitorialità LGBT viene osteggiata e criticata.Le critiche però non sono supportate da ricerche autorevoli che siano state accolte dalla comunità scientifica.D'altra parte numerosi studi condotti dall'American Psychological Association, American Psychiatric Association, American Academy of Pediatrics e altri gruppi non hanno evidenziato alcuna differenza, neppure minima, negli effetti dell'omogenitorialità rispetto alla genitorialità eterosessuale.L'American Psychological Association nel luglio 2004 ha dichiarato:«Non esiste alcuna prova scientifica che l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori medesimi: genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la stabilità, lo sviluppo e la salute psicologica dei bambini non ha collegamento con l'orientamento sessuale dei genitori, e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie eterosessuali. »L'omogenitorialità viene supportata anche dal Child Welfare League of America, dal National Association of Social Workers, dal North American Council on Adoptable Children, dall'American Academy of Pediatrics e dall'American Academy of Family Physicians.Similmente, una relazione fatta dal Department of Justice (Canada) sullo Sviluppo delle abilità sociali dei bambini attraverso i vari tipi di famiglia del Luglio 2006 e rilasciata successivamente dal Governo Canadese nel Maggio 2006, ha dichiarato che«La conclusione che si deduce dalla letteratura empirica è che la gran parte degli studi mostrano che i bambini che vivono con 2 madri e i bambini che vivono con un padre ed una madre hanno lo stesso livello di competenza sociale. Pochi studi suggeriscono che i bambini con madri lesbiche potrebbe avere una migliore competenza sociale, ancora meno studi dimostrano l'opposto, ma la maggior parte degli studi fallisce nel trovare qualsiasi differenza. Anche le ricerche condotte su bambini con due padri supportano queste conclusioni.»Quando si compara questi bambini con quelli di genitori eterosessuali, non si nota alcuna differenza "nelle valutazioni di popolarità, nell'adeguamento sociale, nei comportamenti di ruoli di genere, identità di genere, intelligenza, coscienza di sé, problemi emotivi, propensione al matrimonio e alla genitorialità, sviluppo morale, indipendenza, nelle funzioni del sé, nelle relazioni con gli oggetti o autostima".
Alcuni oppositori di questo tipo di adozione ritengono che i gay e le lesbiche sono più propensi ai disordini mentali rispetto agli eterosessuali e che quindi le adozioni a coppie LGBT non dovrebbero essere permesse. Ma, come sostenuto dall'American Psychological Association:«Innanzitutto, l'omosessualità non è un disordine psicologico. Sebbene l'esposizione al pregiudizio e alla discriminazione basati sull'orientamento sessuale possano causare stress acuti, non c'è alcuna prova affidabile che l'orientamento omosessuale possa di per sé compromettere le funzioni psichiche. Inoltre, la convinzione che gay e lesbiche non possano essere genitori idonei non ha alcun fondamento empirico. I risultati di alcuni studi suggeriscono che le capacità genitoriali di madri lesbiche e padri gay potrebbero essere superiori a quelle di gentori eterosessuali dello stesso livello. Non ci sono prove scientifiche per dimostrare che madri lesbiche e padri gay possano essere non idonei sulla base del loro orientamento sessuale. Al contrario, i risultati di queste ricerche suggeriscono che i genitori omosessuali sono abili tanto quanto quelli eterossessuali nel provvedere ad un ambiente solidale e salutare per i loro bambini.»
Il secondo articolo è di Sadie F. Dingfelder, Monitor Staff dell' American Psychological Association (qui l'articolo originale), che ho trovato in questo sito.
“Sfortunatamente, molte persone non sono consapevoli che trent’anni di ricerche mostrano come i figli di genitori gay o delle lesbiche sono altrettanto sani dei figli di genitori omosessuali”, nota Cerbone.
Uno di questi studi, pubblicato nel 2004 in Child Development compara un gruppo di 44 adolescenti con genitori dello stesso sesso con un numero uguale di adolescenti con genitori eterosessuali. Tutti i partecipanti erano parte di un campione nazionale, selezionato casualmente dal National Longitudinal Study of Adolescent Health.
“Ci sono state pochissime differenze tra i bambini educati da coppie omo o eterosessuali” afferma Patterson, che ha condotto la ricerca con gli studenti Jennifer Wainright e Stephen Russel, PhD, ora professore associato di sociologia all’Università dell’Arizona.
Una delle differenze tra i gruppi, che Patterson si sorprese di trovare, è stata che i figli di coppie gay o lesbiche hanno sviluppato legami più stretti con le loro scuole e i loro compagni di classe. “Comunque”, dice Patterson, “la differenza era piccola e dovrebbe essere indagata ulteriormente.”
Lo studio di Patterson sfata il mito che i figli di genitori omosessuali abbiano problemi a sviluppare relazioni sentimentali per la mancanza di una figura paterna o materna, una preoccupazione che i giudici hanno citato creando le regole di adozione.
Un numero uguale di adolescenti da ogni gruppo ha riportato di aver avuto una relazione sentimentale nei 18 mesi precedenti. I partecipanti dei due gruppi non differivano nelle medie delle votazioni scolastiche, nei sintomi di depressione o nei livelli di autostima.
I risultati di Patterson ed altri, che hanno dimostrato che un buono stile genitoriale, non l’orientamento sessuale, porta ad una maggiore salute mentale dei bambini, può non sorprendere molti psicologi. Ciò che può sembrare più sorprendente è che i figli di coppie omogenitoriali sembrano crescere bene, nonostante vivano in un mondo che è spesso intollerante con i loro genitori.
Il terzo articolo, che vi propongo sotto forma di link, è a cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa di Roma.
E' un'intervista a Chiara Lalli, autrice del libro "Buoni Genitori. Storie di mamme e di papà gay".

Ho unito tutte queste citazioni e le ho inviate via Facebook alla mia amica. Lei ha letto tutto con attenzione, sorpresa del parere degli psicologi, e poi mi ha posto un'altra sua perplessità: "Ma i figli di omosessuali, crescendo, diventeranno omosessuali a loro volta?"

E' stato dimostrato che i figli di omosessuali non diventano omosessuali a loro volta: l'orientamento sessuale di una persona non deriva da quello dei propri genitori. 
D'altronde io sono omosessuale eppure sono cresciuto in una sanissima ed equilibrata famiglia eterosessuale...
E poi un bambino non ha come unico fattore di confronto i propri genitori: un bambino che cresce in una coppia omogenitoriale sarà comunque attorniato da coppie etero sin dai primissimi giorni: i nonni, i parenti, le famiglie degli amici, i vicini di casa, tutto il mondo circostante...
Quindi, anzi, riuscirà a comprendere sin da piccolo che il mondo è vario, anche nella sessualità, e a scegliere senza troppi problemi qual'è l'orientamento giusto per se'.

Ma per avere sempre delle fonti attendibili ho fatto qualche altra ricerca:
"È troppo semplicistico ritenere che un bambino, per crescere in modo equilibrato, abbia bisogno della presenza di un padre e di una madre di sesso diverso. Nessuna ricerca scientifica dimostra che essere figli di omosessuali è pericoloso per l'acquisizione della propria identità di genere. La verità è che la società ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti: basti pensare a quello che è successo 30 anni fa ai figli dei separati, che si sentivano a disagio e cercavano di nascondere la loro realtà. Adesso, invece, essere figli di separati è quasi normale." (Umberto Veronesi)
La stessa questione l'avevo trovata in questo sito, in un'intervista fatta alla psicologa Margherita Bottino:
Le innumerevoli pubblicazioni scientifiche internazionali non hanno mai presentato alcun danno riferibile al genere o all’orientamento sessuale dei genitori, anzi! Nelle famiglie pianificate, i figli sono tenuti in gran conto proprio per la scelta molto complessa che implicano concepimento e adozione. In genere, i figli di coppie omosessuali hanno livelli di adattamento, autostima e funzioni cognitive del tutto simili a quelli delle coppie eterosessuali. Spesso mi chiedono se i figli cresciuti in famiglie omosessuali diventino a loro volta omosessuali e anche questo è stato confutato dalla letteratura scientifica: diventano omosessuali nella stessa misura in cui lo diventano crescendo in famiglie eterosessuali.

Ragazzi, spero che questo post sia almeno un po' utile per combattere il pregiudizio che regna sovrano nella nostra società. Con la mia amica R. ci sono riuscito: ora lei è seriamente convinta che l'adozione da parte di coppie gay non è dannosa per il bambino, nè sbagliata, nè da evitare. 
Purtroppo c'è ancora molta ignoranza su questo tema e le persone parlano per sentito dire, perchè si è sempre fatto così, perchè la famiglia deve essere in un modo e non in un altro... 

Sembrerò un po' retorico e anche ingenuo, ma certe ingiustizie mi fanno proprio stare male.
Cerchiamo di scardinare questi muri mentali: parliamone con i nostri amici, facciamo conoscere alla gente che ci è attorno i risultati di queste ricerche che ho raccolto nel post, discutiamone sul Web... perchè in pochi sanno che effettivamente medici e psicologi hanno dato parere positivo riguardo le famiglie omogenitoriali. Spesso anche i gay non sanno che hanno dalla loro parte il giudizio di emeriti psicologi e importanti Istituti di Psicologia. 

E' inutile trincerarsi dietro il solito discorso che "Un bambino deve avere una figura maschile e una figura femminile per crescere bene". Non è vero! Non è la diversità di sesso dei genitori la cosa indispensabile!
Ricerche, studi e dati parlano chiaro e dicono che l'amore e l'affetto di un genitore non è determinato dal suo orientamento sessuale. Ma solo dalla qualità del suo sentimento.


mercoledì 5 ottobre 2011

The heart asks pleasure first...



The heart asks pleasure first: the promise... the sacrifice... 
(Michael Nyman)

Questa musica è un brivido ogni volta che l'ascolto... 
...racchiude in se' tante cose: 
un pianoforte sulla spiaggia, 
le onde, il vento, 
il silenzio... 
è come un vortice di note di una bellezza dolorosa...


La musica che vi ho proposto è la colonna sonora del film "Lezioni di Piano" (in inglese "The Piano"), composta dal bravissimo Michael Nyman. E' un film molto intenso e bello ma anche molto particolare: non a tutti può piacere. Ma ve lo consiglio davvero. Le musiche poi sono davvero stupende.



Vi consiglio di ascoltare anche il Primo Movimento dal suo Concerto per Pianoforte e Orchestra "The Piano Concert" nato dalla rielaborazione della colonna sonora del film.
Non è la solita musica da film, è qualcosa di più particolare.
Minimalismo nella sua forma più soave.
Sublime!

Ascoltatela interamente... magari mettendola come sottofondo del vostro pomeriggio.

domenica 2 ottobre 2011

Un sabato sera ad alto tasso ormonale...

Wow... un sabato sera davvero divertente quello di ieri!!!
C'è da dire che ero (e sono tutt'ora) raffreddato da morire. Come lo scorso Sabato ho dovuto prepararmi in fretta e furia e mi sono dimenticato di prendere un pacco di fazzoletti -.-" Così ho dovuto mendicare fazzoletti per buona parte della serata.
Dopo la solita pizza (per la quale abbiamo aspettato un manicomio di tempo e il mio stomaco si stava auto-digerendo) siamo andati nel lounge bar in piazza (wow.. ho fatto un'assonanza: pizza-piazza.. vabbè! Lasciamo perdere -.-") dove era stata organizzata la "Serata Chupito"! Quindi ne abbiamo approfittato :D. 

Personalmente ho preso:
  • Un chupito alla menta (l'avevo chiesto alla pesca, ma il barman ha capito menta -.-" Comunque era buono)
  • Un chupito alla pesca (stavolta me l'ha dato giusto)
  • Due chupitos alla fragola (yum!)

Devo dire che da qualche mese a questa parte sono proprio fatto un alcolizzato :O ....ahah... no, scherzo! 
Comunque... abbiamo incontrato un po' di amici, abbiamo corrotto una nostra amica (che devo dire si fa corrompere sempre più frequentemente) in modo che ci facesse compagnia nella nostra degustazione di chupiti, abbiamo chiacchierato un po'...
Poi abbiamo fatto un giro in altri locali, ho fatto gli auguri di compleanno a mia cugina via sms allo scoccare della mezzanotte (in realtà era l'1 di notte... ma è il pensiero quello che conta xD) (a proposito, cuginetta, se mi stai leggendo, BUON COMPLEANNO) e poi siamo andati in un locale in cui non eravamo mai entrati.
In realtà il suddetto locale è aperto già da un anno, però, siccome i proprietari e organizzatori sono due estrosi ed eccentrici (al limite dell'improponibile alle volte) gay, e dato il tasso di omofobia della compagnia che frequento, non ci eravamo mai addentrati.
Ieri sera, complice anche l'alcool che alleggeriva le menti, siamo entrati. E li sono partiti i miei ormoni a mille.


Il locale era davvero bello: piccolino, superaffollatissimo, però molto particolare, curato fin nei minimi dettagli, molto cool.
E poi, a fare da contorno alla serata, un cubista e una cubista che ballavano.
Ovviamente potete immaginare la mia attenzione a chi dei due era rivolta :P
Ammetto che il tutto era molto tascio (ok...forse tascio non capite che vuol dire.. come ve lo traduco? Cirro? Non lo capite nemmeno... Bardascio? No, nemmeno... Ah! Ecco! Trovato: Tamarro!). Però lui, detto diplomaticamente, era... TROPPO BONO!!!!
Addominali che ci si potevano fare le montagne russe, insieme ai pettorali. Fisico da urlo (tutto tasciamente impomatato). Viso bellissimo. Capelli castani, occhi castani, barbetta disegnata, cappello da cowboy che gli dava un'aria davvero sexyssima. Culo di marmo. Colorito mediterraneo. E indossava solo un paio di slip neri (tra l'altro, lateralmente trasparenti).
Aggiungeteci pure l'effetto sorpresa (perchè non mi aspettavo minimamente di trovare questo ran tocco di masculo) e anche il fatto che questo ballava in modo sensualissimo a un metro da noi (il locale è davvero piccolo)... potete capire il mio stato d'animo!
E poi era la prima volta che mi vedevo uno ballare così praticamente quasi addosso a me!
Dalla sinuosità dei suoi movimenti, dall'alto grado di depilazione e dalla cura maniacale per il suo fisico, ci sono buone probabilità che fosse gay. Ma non ho potuto indagare xD
Comunque: la mia amica era completamente ipnotizzata dalla tartaruga del tipo, io cercavo di guardarlo senza dare troppo nell'occhio (i miei amici, tranne il già citato Lucio, non sanno di me) ma ero attratto pericolosamente dai suoi movimenti sinuosi da anguilla appena pescata (a quanto era impomatato, effettivamente, aveva la stessa lucentezza di un'anguilla. Però era molto più attraente xD). Invece il mio amico Lucio e il fidanzato della mia amica (il famoso I. di cui vi avevo parlato in un precedente post) guardavano con interesse la cubista (che io non ho degnato di uno sguardo, quindi non chiedetemi com'era e come non era perchè non lo so). In realtà la guardava molto più I., con occhio morboso. Lucio è timido come ragazzo, quindi le occhiate le buttava, ma ha continuato a parlare con me,  che nel frattempo cercavo di far ritornare nel mondo terreno la mia amica, ormai definitivamente in trance.
Come fisico era un qualcosa del genere. Però... più bello!Più armonioso.
Anche perchè questo ha una faccia da pesce morto xD
Comunque... alla fine, siamo uscititi dal locale per amore della sanità mentale di tutti xD
E siamo rimasti a commentare la serata per una buona mezz'oretta mentre I. parlava con dei suoi amici. Argomento centrale ovviamente era il fisico pazzesco del tipo. Però ho avuto la mia soddisfazione quando ho dimostrato alla mia amica i risultati ottenuti questa estate grazie ai miei 160 addominali quotidiani. E' rimasta sorpresa. Non sarò bono e fisicato quanto quello, ma i miei piccoli passi avanti li ho fatti u.u


Poi siamo andati tutti a nanna! E dopo una serata del genere che dovevamo fare ancora?
Voi invece? Che avete fatto?
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